Progetti 2019-2020 dei Detective del Clima

Tema del progetto: Clima estremo

Titolo del progetto: L'INCIDENZA DI EVENTI METEOROLOGICI GRAVI NELL'AREA DELL'EMILIA ROMAGNA

Squadra: I.E.S.S. PER IL CLIMA  Progetto premiato con il massimo dei voti

2019-2020   Liceo europeo I.E.S.S.   Reggio Emilia   Italia   10 Età dello studente: 14-15


Sintesi del progetto

L'obiettivo principale della ricerca che condurremo è analizzare il tasso di incidenza dei fenomeni meteorologici estremi nelle aree del centro-nord Italia negli ultimi 15 anni circa. Lo scopo è quello di ottenere una valutazione dell'impatto che tali fenomeni possono avere sulla nostra vita quotidiana, di comprendere le cause atmosferiche sottostanti, di studiarne la frequenza, l'intensità e la distribuzione sul territorio. A tal fine, condurremo una raccolta di dati seguendo una procedura che svilupperemo, sfruttando il supporto di uno scienziato specializzato che ci ha fornito importanti indicazioni. L'obiettivo secondario è quello di interpretare i dati raccolti anche attraverso un confronto con quelli precedentemente archiviati per gli eventi estremi dal Servizio meteorologico regionale. Ci interroghiamo inoltre sulla possibile connessione tra la crescita dei fenomeni meteorologici violenti e il riscaldamento globale. Infine, raccoglieremo informazioni che ci aiuteranno ad acquisire consapevolezza dei rischi associati a questi eventi e dei corretti comportamenti da adottare. Il campo degli eventi meteorologici gravi è ampio; noi ci concentriamo principalmente su un fenomeno locale, i temporali intensi, poiché possono essere associati a piogge intense e alluvioni lampo, venti forti, fulmini e persino tornado.

Risultati principali

Al termine della nostra indagine operativa, possiamo concludere che: - sul territorio italiano i fenomeni meteorologici estremi come i tornado sono più probabili di quanto si possa immaginare: la storia, anche se di recente registrazione, attesta una discreta incidenza di tornado anche di intensità medio-alta. La frequenza dei tornado in alcune regioni (ad esempio la Pianura Padana) è paragonabile a quella degli Stati Uniti, anche se l'intensità dei fenomeni è generalmente più debole. - L'incidenza dei tornado nell'area della Pianura Padana e dell'Italia orientale si concentra soprattutto nei periodi dell'anno compresi tra la primavera e l'estate e nel primo pomeriggio, cioè con l'inizio della stagione calda e durante le ore più calde della giornata, poiché i tornado sono innescati da movimenti ascensionali di aria calda. Abbiamo dovuto aspettare aprile per iniziare la nostra indagine operativa, quindi fino a primavera inoltrata, confermando le ipotesi iniziali. - La formazione di un tornado è un evento locale assolutamente non prevedibile a medio termine. Possiamo solo fornire un'indicazione delle aree in cui potrebbe verificarsi e delle probabilità. Si tratta di un fenomeno che richiede determinati livelli di parametri e di instabilità atmosferica. Abbiamo potuto verificarlo attraverso due attività di indagine, nella prima delle quali la supercella non si è formata a causa della debolezza delle condizioni. I dati raccolti lo hanno confermato numericamente. Tuttavia, i parametri forniscono solo un'indicazione, non devono essere presi come soglie nette. - È molto difficile valutare se il verificarsi di eventi simili ai tornado sia legato al riscaldamento globale, poiché i tornado sono un fenomeno assolutamente locale e quindi sono disponibili solo pochi dati osservativi, soprattutto per il passato. Senza una solida analisi climatologica non è possibile rispondere a questa domanda. Tuttavia, di recente gli scienziati hanno iniziato ad affrontare la questione. - Abbiamo imparato a osservare e monitorare i temporali utilizzando le osservazioni satellitari e radar disponibili sul web. Siamo a conoscenza delle previsioni specifiche emesse per questo tipo di eventi, in modo da poterci preparare quando si verificano i temporali. Può essere divertente osservarli e fotografarli, ma può essere importante evitare i rischi che, come abbiamo visto, sono sempre associati agli SWE.

Azioni per ridurre il problema

Come team scolastico, abbiamo pensato di attivarci per la preparazione e la diffusione nelle classi della nostra scuola di un protocollo di rischio per gli eventi meteorologici violenti, che in alcuni casi localmente provocano gravi danni a cose e persone. Abbiamo analizzato il Protocollo di rischio diffuso sul web dalla Protezione Civile dell'Emilia Romagna (http://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/rischi-previsione- prevenzione/allerte-avvisi-protezione-civile/come-prevenire-i-rischi-in-caso-di-temporali- fulmini-grandinate-raffiche-di-vento-trombe-daria). Poi lo abbiamo distribuito in tutte le classi della nostra scuola proponendo una lezione introduttiva sull'argomento. Dopo aver divulgato il Protocollo di rischio, abbiamo creato un apposito sondaggio per raccogliere le risposte degli studenti e valutare il grado di assimilazione dei concetti indicati. Il link al sondaggio che abbiamo condiviso è: https://www.survio.com/survey/d/I7U0D5O9O9V4B9I7W Stiamo ancora elaborando tutte le risposte raccolte. L'idea sarebbe quella di continuare l'anno prossimo con questo tipo di divulgazione (Protocollo sul rischio + Sondaggio) all'interno di altre scuole della nostra città e creare una rete tra scuole in grado di comunicare sul problema studiato e diffondere l'importante messaggio di prevenzione dal rischio SWE. Riteniamo che questo metodo di divulgazione possa essere esteso anche a un gruppo più ampio di utenti, non solo studenti, magari con il supporto del nostro Comune per organizzare attività pubbliche.

Link al progetto:

https://drive.google.com/file/d/1B1eae5I5gABDMVk3w3-NsPtoxpt10ohg/view?usp=drivesdk


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