Titolo del progetto: Impatti dei cambiamenti climatici sulle aree preservate del fiume Nestos

Squadra: St1

8GH64W9C+8W5   Xanthi   Grecia   19 Età dello studente: 10-11 anni

Quali sono gli effetti del cambiamento climatico sulla qualità della vegetazione, sulle inondazioni e sulla siccità nelle aree ambientali protette a valle della diga di Temeni-Nestos?

Gli scenari di cambiamento climatico prevedono aumenti di temperatura, aumento dell'evaporazione e fluttuazioni delle precipitazioni, con i casi più estremi che si riferiscono al degrado delle condizioni idrologiche di aree ecologicamente importanti e, di conseguenza, al degrado della qualità della loro vegetazione.
In particolare, per le aree protette da convenzioni nazionali e internazionali a valle della diga di Temenius-Nestos, si possono individuare impatti potenzialmente significativi dei cambiamenti climatici sulla qualità della vegetazione e sul volume delle acque.
Studi moderni hanno dimostrato la sostenibilità di queste aree, ma le temperature molto elevate e le prolungate siccità degli ultimi cinque anni sollevano nuovi interrogativi sui potenziali impatti del cambiamento climatico.
Pertanto, abbiamo studiato gli effetti del cambiamento climatico sulla qualità della vegetazione e sul volume dell'acqua in queste aree ecologicamente importanti negli ultimi cinque anni.

L'elaborazione dei dati estratti dallo strumento Sentinel Hub EO Browser e dai bollettini climatici 2018-2022 dell'HNMS (Hellenic National Meteorological Service) ha mostrato:
1) Il volume d'acqua totale del fiume Nestos sembra essere rimasto generalmente stabile anche nelle condizioni climatiche estreme degli ultimi cinque anni.
2) Nessuna differenza significativa nella densità della vegetazione e nei volumi d'acqua delle aree di interesse, ad eccezione dei piccoli laghi d'acqua dolce intorno al delta del fiume nell'anno 2020, dove è stata rilevata una leggera riduzione della superficie.
3) I valori più alti di temperatura e quelli più bassi di precipitazione sono stati registrati rispettivamente nei mesi estivi e invernali del 2020.
4) Quanto sopra dimostra che la sostenibilità degli ecosistemi in condizioni di cambiamento climatico non è stata compromessa.

Il volume di acqua che entra nella parte greca del bacino è determinato su base percentuale rispetto alle acque del fiume Nestos che si formano in territorio bulgaro. Sulla base di dati storici, il deflusso medio annuo del fiume è stimato in 1,5 miliardi di m3 e la Grecia è autorizzata a ricevere 29% di questo deflusso. Il volume del deflusso medio annuo viene rivisto ogni sette anni da un Comitato congiunto per l'idroeconomia.
Sebbene l'accordo Grecia-Bulgaria faccia riferimento a misure volte alla sostenibilità degli ecosistemi, non è stato preso in considerazione alcuno scenario alternativo per la protezione degli ecosistemi in caso di eventi meteorologici estremi come inondazioni e siccità.
Sebbene le nostre misurazioni abbiano dimostrato la sostenibilità degli ecosistemi negli ultimi cinque anni, riteniamo che il cambiamento climatico sia una minaccia reale e continua per i delicati ecosistemi del fiume Nestos.
Raccomandiamo quindi una vigilanza costante con misurazioni più frequenti simili alle nostre e lo studio degli ecosistemi ecologicamente importanti del fiume Nestos.
Disponibilità a rinegoziare la percentuale del volume d'acqua che entra nella parte greca del bacino del Nestos.
L'attuazione di programmi educativi per tutti i livelli di istruzione con un orientamento ambientale per aumentare le conoscenze pertinenti degli studenti, ottenere un cambiamento nei loro atteggiamenti verso l'ambiente e coltivare le competenze ambientali.

https://blogs.sch.gr/9dimxant/2023/04/24/climate-detectives/

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